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La suite europea sarà open source, facile da usare, e pienamente compatibile col prodotto americano.

Da tempo, ormai, l'Unione Europea non vede di buon occhio la dipendenza informatica di cui l'intero Vecchio Continente sostanzialmente soffre nei confronti delle grandi multinazionali americane che, in aggiunta a essere praticamente le sole fornitrici di certe tecnologie, spesso agiscono in modo non conforme a quanto stabilito dalle leggi europee.

Così Bruxelles ha da un lato iniziato a promulgare alcune direttive con le quali intende regolamentare l'azione dei giganti tecnologici che agiscono in Europa, e dall'altro avviato la ricerca di soluzioni alternative, specialmente in campo software, rispetto a quanto offerto dagli americani.

L'ultima novità in questo senso riguarda la volontà di affrancarsi dal dominio di Microsoft Office, per lo meno per quanto riguarda la pubblica amministrazione, e si concretizza in un accordo con Nextcloud per lo sviluppo di una suite per ufficio "europea".

Leggi l'articolo originale su ZEUS News Vedi anche il comunicato di Nextcloud

WFH - Watched from Home: Office 365 and workplace surveillance creep

  • Working from home bolstered the use of remote surveillance software to monitor employees.
  • It's not only tools that are developed specifically for surveillance, traditional productivity suites might also enable an intrusive level of monitoring.
  • PI and UCL students looked into Office 365 and found features that can enable employers to access all communications and activities on Microsoft services
  • These features can be operated without the employees' knowledge and there seems to be a lack of transparency for users in terms of what data is collected and for what purpose

da Etica Digitale: Microsoft: l'azienda consente al datore di lavoro di monitorare tutte le attività legate ai prodotti Office 365, e di leggere i contenuti delle chat e delle mail tramite Teams e Outlook.

Attraverso il "Microsoft Office 365 Admin Center" un amministratore può selezionare specifici utenti e leggere diverse informazioni sui dipendenti, tra cui: quanto tempo hanno passato in chiamate, quanti messaggi hanno scambiato, a quante riunioni hanno partecipato e quali dispositivi hanno usato. È anche possibile accedere a documenti, e-mail e messaggi delle persone su Teams.

Questo aspetto è in verità specificato nell'informativa sulla privacy dell'azienda, tuttavia è così seppellito nel testo che è pressoché impossibile notarlo. A prescindere, i dipendenti spesso non hanno altra scelta che acconsentire all'utilizzo di tali programmi.

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